Ma vu’ cumprà è una parolaccia? – I nuovi italiani – Blog – L’Espresso

Non vorrei essere lapidato, perché diffido dei talebani del linguaggio “politically correct”, e sono molto più preoccupato della sostanza dell’operazione “spiagge sicure”, che colpirà dei poveri diavoli, e non i loro mandanti italiani, piuttosto che del termine vu’ cumprà, usato dal ministro Alfano per annunciare ai cittadini il suo piano. Ci sono parole che hanno una loro traiettoria semantica, e mutano dal positivo al negativo con il passare del tempo.

Mi spiego con un esempio, scusandomi con quanti mi hanno già letto in passato. Quando ero piccolo, gli zingari si chiamavano zingari. Al Festival di Sanremo del 1969 Iva Zanicchi si presentò assieme a Bobby Solo con una canzone che faceva “Prendi questa mano zingara”: oggi un’offerta di contatto di questo genere sarebbe improponibile. Due anni dopo, sempre a Sanremo – cito Sanremo perché era ed è un’occasione sociologicamente rilevante per fare il punto sul linguaggio, perlomeno in situazioni elementari –

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Publié par aseanweaverforbusiness

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